Arriva un momento nella vita di ognuno di noi nel
quale decidiamo che siamo stanchi di fare tentativi e di credere in qualcuno
che prima o poi ci deluderà, come in fondo è successo tante altre volte nelle
quali abbiamo provato a investire e costruire e immancabilmente ci siamo
trovati a dover raccogliere i cocci di una speranza andata in frantumi. Ogni
episodio simile ci ha portato a chiudere sempre di più la porta del nostro
cuore fino a farci desiderare di girare definitivamente la chiave.
Poi però ci siamo lasciati sopraffare dal desiderio
di tentare ancora, di dare un po' di fiducia alla persona che ci trovavamo
davanti in quel momento e che sembrava così diversa da tutte le altre e
soprattutto dal desiderio nascosto di lasciarci andare al sogno, di pensare che
non fosse giusto negarci la possibilità che qualcosa di bello e unico potesse
succedere anche a noi E proprio nel momento in cui abbiamo iniziato a crederci
davvero qualcosa si è rotto, facendoci ripiombare nella convinzione che non
vale la pena investire energie e sentimenti in una storia che prima o poi
finirà, come tutte le altre volte.
Possibile che ogni volta che sentiamo il bisogno di
qualcosa e tentiamo di costruirlo ne restiamo delusi?
Perché ci imbattiamo sempre nella persona sbagliata?
Questi ed altri pensieri possono dare vita a due
tipi di reazioni diverse. La prima è quella di chi si avvilisce e vive la
mancanza di un amore importante con tristezza e senso di sconfitta, mostrando
al mondo il proprio desiderio e bisogno di fare parte di una vita a due che non
riesce a realizzare, e si sveglia ogni giorno sperando di fare l'incontro
fatale che potrà cambiare la sua esistenza, per arrivare a sera deluso e
frustrato perché l'evento atteso non si è verificato.
La seconda reazione è quella di chi si mostra forte
e racconta a se stesso e al mondo che in realtà non ha bisogno di nessuno, che
una presenza al suo fianco non farebbe altro che destabilizzare il proprio
equilibrio, che la sua vita è troppo piena di cose da fare per aver tempo anche
solo di pensare di dedicare un po' di tempo a qualcun altro che non riguardi sé
e i propri ritmi, che il lavoro e la carriera sono talmente prioritari da non
fargli sentire la mancanza di un amore che gli chiederebbe attenzioni e gli
ruberebbe tempo che non è in grado di dare e trovare.
E' giusto smettere di cercare o di aspettarsi che
qualcosa di bello possa verificarsi?
Perché alcuni di noi sentono il bisogno di
dimostrare al mondo di essere tanto forti da bastare a se stessi?
L'equilibrio che crescendo riusciamo a raggiungere è
un tassello fondamentale della nostra
formazione come individui e, con il passare del
tempo, diventa sempre più indispensabile quanto più ci ha aiutato a
fortificarci ogni qualvolta dovevamo rialzarci da qualche brutta caduta,
comprese quelle di tipo sentimentale, e metterlo a rischio per una persona che
potrebbe farlo crollare diventa sempre più difficile. Ma un amore bello,
pulito, grande e maturo, non destabilizzerà mai il prezioso equilibrio emotivo
che abbiamo conquistato con tanta fatica, anzi contribuirà a completarlo e a completarci,
rendendoci non solo più forti per il sostegno e il senso di sicurezza che saprà
infonderci, ma anche molto più felici.
Raggiunta questa consapevolezza ci metteremo il
cuore in pace e smetteremo di cercare
disperatamente o di negare, a noi stessi e agli
altri, il desiderio di poter trovare un giorno la persona giusta, quella che ci
rimarrà accanto, e vivremo la nostra esistenza serenamente apprezzandone il bello
che ci regala ogni giorno, senza aspettarci niente ma neanche rinunciandovi
categoricamente.
Sarà proprio quello il
momento in cui colui che abbiamo cercato e aspettato per anni, ci troverà, così
apparentemente per caso, nel modo più impensato o in quello più scontato,
attraverso uno sguardo sconosciuto, ma forse in fondo familiare, mentre stiamo
compiendo gli stessi identici gesti e percorrendo la medesima strada del giorno
precedente e di tanti altri giorni prima di quello, e capiremo che quel
qualcuno ci stava cercando con tutta la determinazione che avevamo perso noi nell'aspettarlo.
Marta Lock
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