La
fedeltà esiste?
Perché
dopo qualche tempo dall'inizio di una relazione molti iniziano a sentire il
bisogno di
evadere?
Ovunque
ci giriamo siamo costretti a constatare che la nostra società è piena di
traditori, come se resistere alle numerose tentazioni fosse diventato
impossibile, come se fossimo continuamente alla ricerca di conferme che, se non
troviamo all'interno della relazione ufficiale, cerchiamo al di fuori di essa.
E in alcuni casi, anche se il rapporto principale ci riempie di certezze e
conferme sotto il punto di vista emotivo, ci viene comunque il desiderio di
misurare il nostro fascino all'esterno.
Molto
dipende dalle insicurezze che abbiamo e che non riusciamo a superare a causa
dell'incapacità di fare un'analisi obiettiva e adulta di noi stessi,
fondamentale per rafforzarci e a crescere, rimanendo quindi degli eterni
bambini che hanno la necessità di essere perennemente riempiti di regali per
sentirsi importanti. E a quel punto il fatto che stiamo calpestando la persona
che ci sta accanto per soddisfare il nostro egoistico bisogno, passa in secondo
piano, anzi, addirittura ci raccontiamo la bugia che le evasioni ci aiutano a vivere
meglio il rapporto con lei.
Poi
c'è il caso di chi sceglie una persona, che non è esattamente quella che
desidera al proprio fianco, solo per riempire il vuoto insopportabile che
comporta lo stare da soli, quindi, anche se perfettamente consapevole di non
provare e sentire tutto ciò che dovrebbe, decide di fermarsi con la convinzione
che quella che sta scegliendo sia la persona migliore da avere accanto. Però
inevitabilmente, dopo i primi tempi, inizia a guardarsi intorno e se il suo
sguardo incrocia quello di qualcuno che, ricambiandolo, gli fa sentire quelle
farfalle nello stomaco che non credeva più di provare, ecco che scatta il
meccanismo per il quale rinunciare a quell’occasione d’oro diventa impossibile.
Spesso in questo caso ci troviamo davanti a traditori seriali, che restano
insieme a una persona che non li soddisfa o appaga completamente, ma con la
quale la vita scorre su binari tranquilli e senza scossoni, perché tanto sanno
che potranno esprimere il loro lato più vitale all’interno di relazioni a
termine che gli concedono di crearsi delle divagazioni periodiche.
Diversa
è la questione di chi ha alle spalle un rapporto lunghissimo, attraversa un
periodo di noia o di distacco dal partner ufficiale e proprio in quel momento
fa un incontro speciale che lo fa sentire di nuovo vivo, perché spesso questo
tipo di tradimento coinvolge anche la mente e l'emotività di chi ne è
protagonista, e si trova davanti a un bivio: sentirsi costretto a compiere una
scelta definitiva o, nel caso di mancanza cronica di coraggio, portare avanti
le due relazioni parallele per anni, con la complicità dell'amante innamorato,
e con la silenziosa, consapevole rassegnazione del partner ufficiale.
Quindi
siamo tutti traditori?
Abbiamo
davvero scarificato il valore del rispetto sull'altare dell'egoismo?
Esiste
un'ultima categoria di persone che crede fermamente che l'amore vero non
tradisce, che se si ama qualcuno non si ha bisogno di misurare il proprio
fascino con nessun altro, e che non sente il bisogno di cercare conferme al di
fuori del rapporto che ha scelto di vivere; che non ha paura di chiudere una
relazione nel momento in cui non prova tutte le emozioni preziose che solo
l'amore sa regalare, e che mette il rispetto per l'altro davanti a tutto,
convinto che non può esserci un sentimento vero se si calpesta la dignità di
un’altra persona.
Sono
quelle persone che hanno avuto il coraggio di chiudere relazioni importanti
affrontando tutte le conseguenze che la loro decisione ha comportato, e che,
per questo, sono state accusate dal partner abbandonato di crudeltà,
irresponsabilità ed egoismo, mentre in realtà hanno semplicemente scelto di
essere vere, di non ingannare chi avevano accanto e non calpestare i suoi
sentimenti tradendolo.
Sono
quei pochi coraggiosi che davanti a due opzioni hanno avuto il coraggio di
scegliere quella che gli suggeriva il cuore, e che credono fermamente che sia meglio
ferire una persona rispettandola nella sua dignità piuttosto che ingannarla
calpestandone la fiducia che aveva riposto in loro, convinti che non ci sia
amore nel mortificarla continuamente davanti al mondo intero, rendendola così
vittima, più o meno consapevole, della loro ipocrisia.
Perché
spesso la cosa migliore da fare è anche la più difficile…
Marta
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