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L'industria di console e videogame

domenica 5 dicembre 2010

L’ultima
tendenza che giunge dagli Stati Uniti, per divertirsi con gli amici ma senza spendere troppo, sembra quella di trovarsi tutti a casa di qualcuno ed
organizzare serate di giochi e svago con l’ausilio delle varie console
di gioco, prima fra tutte la Nintendo Wii, che con i suoi giochi
interattivi e adatti ad ogni tipo di pubblico è divenuta la console che
nel minor tempo ha venduto nel mondo ben 50 milioni di esemplari.

Nonostante
la crisi, l’industria dei videogame sembra non registrare perdite
troppo preoccupanti. Le vendite globali hanno toccato quota 32 miliardi
di dollari l’anno scorso, riducendo le vendite di dvd
a 29 miliardi per la prima volta. È una somma enorme e che
probabilmente continuerà a crescere esponenzialmente nei prossimi anni.
A quanto pare l’industria dei videogame dimostra di poter resistere
alla crisi molto meglio della maggior parte delle altre.

Qualche
decade fa, quando hanno iniziato a comparire i primi videogame,
soprattutto negli Stati Uniti, nessuno si sarebbe aspettato il
travolgente boom di questi anni. A dominare la scena negli ultimi anni
sono però soprattutto le aziende giapponesi, come la Sony con la
Playstation e la Nintendo che con Wii e Ds sta davvero spopolando.
Entrambe le console di casa Nintendo hanno adottato software e giochi
che si basano su filosofie di vendita differenti dal passato, ovvero
diffonderne l’uso anche alle fasce di società che finora non erano
interessate ai videogiochi. Sul Nintendo Ds è inoltre possibile
utilizzare la r4 card e giocare quindi a moltissimi giochi.

Il
3 aprile inoltre è uscito il nuovo Dsi, nuovo gioiello di casa
Nintendo, con ben due fotocamere integrate, lettore mp3 ma che
introduce anche la possibilità di regolare la velocità di riproduzione
(pitch control), funzione fondamentale per lo studio delle lingue
straniere. Si può quindi immaginare quali software - oltre a quelli
puramente ludici - verranno presenti sul mercato. Finalmente è stata
introdotta anche una porta per leggere schede SD.

È evidente la differenza anche col mercato dei PC, i cui prezzi, come quelli dei cd vergini
stanno pian piano calando, anche in questo settore pare si avvertano
segnali di crisi. La flessione potrebbe essere tra l’11,9& e il
4,5% circa. In un periodo di crisi sembra abbastanza scontato, però ci
sono settori invece che risentono molto meno della recessione globale
come per esempio quello dei notebook che sembra già più in buona salute.

Per
ora è la Nintendo ad esultare, dato che pur in un momento di non felice
congiuntura economica le vendite delle sue console e dei videogame
prosperano. Ma in un settore industriale alla perenne ricerca di
innovazioni e novità per soddisfare i gusti del pubblico la situazione
potrebbe anche cambiare da un momento all’altro. Soprattutto se Sony e
Microsoft decidessero di ispirarsi alla Nintendo nelle scelte e nelle
filosofie da adottare per i propri prodotti.

Informazioni sull'Autore


A cura di Martina Meneghetti

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Fonte: Article-Marketing.it

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