Si pensi, ad esempio, agli
esercizi commerciali come bar, pub o ristoranti che installano impianti di aspirazione per dare la
possibilità di fumare ai loro clienti, oppure alle fabbriche che devono essere
munite di impianti di aspirazione delle polveri per salvaguardare la salute dei
propri dipendenti.
Per quanto riguarda l’aspirazione dei fumi nei locali
pubblici, la normativa è relativamente nuova: in Italia è arrivata nel 2003,
rendendo obbligatoria l’installazione di impianti aspirazione aria che rendano
possibile il riciclo dell’aria negli ambienti riservati ai fumatori, che
comunque devono essere delimitati da pareti a tutta altezza e porte
automatiche. Deve far parte dell’impianto di aspirazione dell’aria anche
l’immissione di aria pulita, che può provenire dall’esterno o da una zona non
fumatori adiacente; inoltre, le zone per fumatori non devono costituire un
passaggio obbligato nel locale in modo che i non fumatori non debbano
attraversarle se non per scelta.
La normativa è pensata per la
salute dei clienti, ma forse soprattutto dei dipendenti, che senza gli impianti
di filtrazione dell’aria fumavano passivamente per le otto ore lavorative
giornaliere, rischiando le malattie di un fumatore pur non avendo mai fumato.
La norma contro il fumo nei locali è stata accolta favorevolmente da buona
parte della popolazione, fumatori compresi, rendendo i locali più vivibili per
tutti: bambini, donne incinta, ma anche chi soffre di disturbi respiratori e
perché no, anche per gli stessi fumatori, che pur fumando possono trovare
fastidioso l’odore di fumo se costante.
In altri ambiti invece non sono
necessari solo gli impianti di aspirazione e filtrazione, ma anche quelli di depolverazione,
depurazione e altri ancora, ovvero tutto il necessario per fare in modo che
l’aria in particolari ambienti sia respirabile e non risulti dannosa a chi è
costretto a rimanerci durante le sue giornate lavorative.
L’aria è giustamente considerata
un bene prezioso, in quanto fondamentale per la sopravvivenza: è bene quindi
fare in modo che l’aria sia sempre quanto più pura possibile, utilizzando
impianti ove necessario, o, pensando alle città, sempre più coperte da una
coltre di smog, organizzando la circolazione in modo che sia possibile avere
qualche controllo e limitazione. Pensandoci, in effetti, in certi casi può
risultare più pulita l’aria in un bar con un impianto di filtrazione e
depurazione rispetto a quella che si respira per strada: sarebbe meglio allora
pensare un po’ di più a quello che si può fare, se non per purificarla, almeno per non rendere
l’aria che si respira ancora più irrespirabile.
Quello che tutti possiamo fare è
seguire dei piccoli accorgimenti, dal rispetto delle zone a traffico limitato
all’utilizzo dei mezzi pubblici, della bicicletta o anche delle proprie gambe
quando è possibile: non solo contribuiscono a non peggiorare la situazione
dell’aria già troppo inquinata, ma sono anche un modo per risparmiare e fare
movimento, per evitare lo stress da traffico e chissà, magari anche per godersi
la città e vederla da un punto di vista diverso.
Informazioni sull'Autore
A cura di Lia Contesso
Prima Posizione srl - guerrilla
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Fonte: Article-Marketing.it





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