Oggi gli strumenti di ottica,
dai telescopi ai filtri astronomia, ci permettono di ammirare le eclissi, e gli
studi di astronomia ci rassicurano sul fatto che non c’è nulla di cui temere da
un’eclissi: è un fenomeno spiegabile logicamente che non ha nulla di
sovrannaturale.
Gli appassionati di astronomia sono
equipaggiati con strumenti che permettono di osservare stelle e pianeti: muniti
di treppiedi come i fotografi, gli astrologi guardano il firmamento, nella sua
vita di tutti i giorni e nelle giornate speciali, segnate da movimenti
particolari che saltano all’occhio nelle carte astronomiche, per gli scienziati,
e negli oroscopi per chi, nelle stelle, legge il destino.
Quindi con cannocchiali o, meglio ancora, telescopi alla
mano, ci si prepara alle eclissi: la prossima eclissi lunare sarà il 15 giugno
2011, e sarà totale in Italia, mentre la prossima eclissi solare in Italia sarà
parziale, il 4 gennaio 2011.
La prima regola da rispettare quando si guarda un’eclissi
solare è quella di non guardarla mai ad occhio nudo: sarà pure nascosto, ma è
pur sempre il sole! Guardarlo ad occhio nudo potrebbe causare dei danni alla
vista, quindi è necessario utilizzare dei filtri.
L’eclissi altro non è, in fondo, che un allineamento di
astri: perché sia totale deve essere un allineamento perfetto, e quindi raro.
L’allineamento dei pianeti è oggetto di studio per l’astrologia, che si propone
di indovinare il destino delle persone studiando i movimenti degli astri,
legati ad ognuno di noi sin dalla nascita – o almeno così si dice.
Il sole e la luna erano adorati dagli antichi in quanto non
si erano ancora spiegati l’origine della loro luce, ma già avevano compreso la
loro importanza per la vita. Il dio del sole esisteva nella cultura egiziana,
come anche in quella greca e romana: insomma, una divinità comprensibilmente
ricorrente.
Ancora oggi, pur non adorandolo come una divinità, sappiamo
che il sole è vita, anche se abbiamo spiegazioni decisamente più scientifiche
di quelle degli antichi che ce ne fanno capire il funzionamento. Per quanto
riguarda la luna, anch’essa era oggetto di adorazione, e questa viene
raccontata nella storia e riflessa nella musica: la celeberrima aria di
Bellini, Casta Diva, nella sua Norma, è una preghiera che la
sacerdotessa rivolge alla luna, chiedendole di “spargere in terra quella pace
che regnare fa nel ciel”. L’aria della Norma
è tanto famosa da essere stata rappresentata per anni nel retro della banconota
da 5000 Lire, dedicata al compositore catanese.
I movimenti degli astri quindi sono sempre stati oggetto di
studi, ovviamente adeguati ai tempi, e curiosità, vissute nella vita di tutti i
giorni e trasposte nella musica. Le eclissi, poi, sono momenti particolari che
avvicinano anche i meno interessati all’osservazione degli astri, essendo
l’eclissi un fenomeno che offre uno spettacolo raro e affascinante.
Che si sia appassionati di astrologia, di astronomia o si
sia semplicemente curiosi, il firmamento è comunque uno spettacolo imperdibile,
che va in scena tutte le sere facendoci stare con il naso all’insù per guardare
un qualcosa che, per quanto lo si studi, manterrà sempre vivi i concetti
intriganti e appassionanti di infinito e ignoto.
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A cura di Lia Contesso
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Fonte: Article-Marketing.it





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