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I semi di lino: omega 3

martedì 29 maggio 2012




I semi di lino sono una fonte immensa di sostanze chiamate lignani, cioè dei fitoestrogeni che diminuiscono
sensibilmente il rischio di cancro alla mammella, alla prostata e quello colon-rettale. Inoltre contengono
anche acido alfa-linolenico, un acido grasso essenziale presente nella famiglia degli omega-3 con un
significativo effetto antiinfiammatorio presente anche nel pesce azzurro. Nei Paesi più industrializzati
del mondo oggigiorno si assiste a uno squilibrio sempre più netto presente tra il consumo di acidi grassi
con omega-3, sempre meno presenti, e anche di omega-6 di cui fanno parte l’acido arachidonico che ha
un’azione pro infiammatorio, a causa anche di una dieta ricca di carni formaggi e oli non extravergini.

Questo squilibrio fa sì che il nostro organismo sia sbilanciato verso i processi infiammatori, una condizione
favorevole perché la cellula cancerosa cresca bene. Perciò è fondamentale riportare al giusto equilibrio il
rapporto tra omega-6 e omega-3 riducendo i primi e aumentando il consumo dei secondi. In commercio
si trova anche l'olio di lino, ma dato che si altera velocemente la cosa migliore è mangiare i semi, triturati
al momento, all'interno di insalate o altre pietanze. Ottimo anche il pane. I semi si vendono in alcuni
supermercati oppure in erboristeria.

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