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L'Attimo Fuggente - La ricerca della felicità

martedì 1 maggio 2012


La felicità per sempre non esiste...esiste adesso…in questo momento...se passiamo tutto il tempo a cercare qualcosa che duri per sempre…ci perdiamo la bellezza assoluta dell'adesso...è questa l'unica felicità che ci è possibile ottenere...

Eccola qui la parola magica che pronunciamo continuamente e desideriamo con tutta la nostra forza ma che vediamo continuamente sfuggirci. Sembra che lo faccia apposta, ogni volta che ci sembra di averla raggiunta succede qualcosa che ci fa mancare un piccolo, piccolissimo pezzo per completare il puzzle. Questo ci fa di nuovo rimettere in moto per provare a cercare quell’unico tassello mancante facendoci dimenticare di tutto il resto della composizione al punto che guardando il quadro da lontano, quell’impercettibile, minuscola macchia, ai nostri occhi può sembrare enorme.

Ci hanno insegnato che per essere felici dobbiamo avere tutto e per sempre, ma questi due concetti sono talmente utopici da risultare quasi inesistenti. La parola tutto è talmente relativa da essere indefinibile e introvabile nella realtà.

Tutto secondo chi? E soprattutto qual è il limite di questo tutto?

Il tutto è un concetto più o meno inafferrabile che cambia da persona a persona, quindi ciò che può sembrare il massimo per qualcuno può non esserlo affatto per qualcun altro, questo ci porta a un confronto continuo che genera frustrazioni in chi non ha la capacità di sentirsi appagato e fortunato per ciò che possiede. Molte persone continuano a desiderare ciò che non hanno, e nel momento in cui lo raggiungono iniziano già a volere quell’altra piccola cosa che non hanno, innescando un perenne meccanismo di insoddisfazione. Questo non significa che dobbiamo accontentarci, per lo meno non nell’accezione negativa del termine, ma mentre tendiamo verso il miglioramento dovremmo imparare anche a sentirci soddisfatti e appagati per ciò che abbiamo, guardando alla possibilità di ottenere di più semplicemente come a un’integrazione, un completamento non determinante per la nostra felicità.

Ma la frase che costituisce la maggiore fonte di frustrazione è quel per sempre illusorio che ci fa sentire tagliati fuori nel momento in cui ci rendiamo conto che ci sfugge. Eppure ce lo hanno raccontato nelle favole, nei film, nei libri, insomma troviamo ovunque quella parola che sta a indicare un tempo lunghissimo, perché a noi non succede mai?

Perché per noi quella parola sempre ha un limite temporale?

Forse perché la vera felicità va ricercata nel vivere intensamente i momenti di gioia senza pensare al dopo e vivere il dopo, bello o brutto che sia, nel momento in cui diventerà presente. Forse l’unico modo per essere davvero felici è frazionare la vita in piccoli attimi preziosi che non si ripeteranno più ed è solo apprezzandone ogni sfumatura che riusciremo a godere delle emozioni intense che alcune volte ci regalano. Perché al di là delle nostre vittorie e conquiste più evidenti sarà proprio pensando a quelle momentanee sensazioni che ci emozioneremo e commuoveremo quando volgeremo il nostro sguardo verso il passato per capire se siamo stati felici.

Perché spesso la ricerca della felicità per sempre ci fa perdere di vista quanto siamo felici in questo momento, spesso ci dimentichiamo di considerare i momenti di gioia come regali incredibili che la vita ci fa, perché in fondo la vita non è quella passata né quella futura bensì semplicemente quella presente.


Marta Lock

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