- Chiedere sempre il permesso di inviare e-mail. Avete tutto il
diritto di chiedere e tenere indirizzi e-mail esattamente come registrate
altre informazioni pertinenti sui vostri clienti effettivi o potenziali,
ma quando chiedete un indirizzo e-mail dovete porre anche la seguente
domanda: “Possiamo comunicare con Lei via e-mail?” Se ricevete un “SI”
come risposta siete a cavallo, se invece ricevete un “NO” tenetene
seriamente conto e registrate tale risposta nel record riguardante tale
utente nel vostro database, in modo da non inviargli messaggi
indesiderati di posta elettronica. In conseguenza di ciò i termini
“permission e-mail” e “permission marketing” sono diventati concetti
diffusi, che associano l’e-mail all’idea di chiedere al destinatario il
permesso di inviargli e-mail per scopi promozionali. Il libro di Seth
Godin, Permission Marketing, rappresenta probabilmente la migliore analisi
sull’argomento. Alcuni esperti di marketing credono che il concetto di
permission marketing si estenderà da internet a tutti i mezzi, divenendo
in futuro una pratica standard di marketing. - Fornite sempre al destinatario la possibilità di “venirne fuori”.
Anche se avete ricevuto il permesso di inviare e-mail promozionali a
qualcuno, è buona pratica permettere al destinatario di cambiare idea
(ovvero di segnalarvi che per il futuro non desidera ricevere altre e-mail
pubblicitarie da voi). Il modo più comune di fare questo è inserire del
testo all’inizio o alla fine del messaggio, in cui si chiede al
destinatario di rispondere con una sola parola: unsubscribe, per non
ricevere ulteriori e-mail promozionali da voi. Alcuni esperti ritengono
che dovrete includere nell’e-mail un collegamento a una pagina web per
tale operazione. In corrispondenza del collegamento potreste offrire
all’individuo la possibilità di cambiare idea e di restare nell’e-mailing
list. - Fate molta attenzione se decidete di condividere, vendere o
affittare una lista dei vostri indirizzi e-mail (io non lo farei). Alcune
organizzazioni fanno affari d’oro affittando liste di nomi e indirizzi di
clienti effettivi e potenziali ad altri per uso commerciale. Altre
organizzazioni fanno scambi di liste per ottenere nuovi clienti. Queste
pratiche sono comuni nel settore del direct marketing, ma hanno portato ad
una tale proliferazione di missive e telefonate, che le principali
organizzazioni commerciali del settore, adesso offre servizi riguardanti
posta e telefono che permettono ai consumatori di scegliere di non
ricevere sollecitazioni. Sarebbe quindi opportuno tenersi stretta
un’eventuale lista di e-mail, trattandola come un bene di marketing prezioso
e confidenziale . Tenere privata la propria mailing list per uso
strettamente professionale, è la migliore decisione che si possa prendere. - Usate fonti legittime pere-mailing “opt-in”. Come nel caso della direct mail, la
crescente popolarità dell’e-mail ha dato vita ad una attività
completamente nuova: l’affitto degli indirizzi e-mail. Si spesso
riferimento a questa lista di indirizzi e-mail con il termine di liste
“opt-in”, per sottolineare che gli indirizzi e-mail che compongono la
lista sono di persone che si sono dichiarate favorevoli a ricevere
messaggi promozionali. Se è vero che queste liste opt-in sembrano essere
un’alternativa accettabile all’e-mail non richieste, tenete presente che
vi viene detto che queste sono liste opt-in anche quando non è vero. È
essenziale verificare che i componenti della lista siano effettivamente
consenzienti. Inoltre è opportuno controllare chi fornisce la lista e il
funzionamento del servizio e-mail. Il provider, per esempio, potrebbe
essere vincolato dalle regole espresse precedentemente e inoltre ai
singoli deve essere data l’opportunità di uscire da qualsiasi lista. In molti casi chi vende
liste di indirizzi e-mail non le fornisce a terze parti. Voi dovete
scrivere un messaggio promozionale (solitamente non più di 500 parole),
poi lo consegnate a chi vende la lista insieme alle vostre selezioni,
infine il venditore spedisce le e-mail ai destinatari nel giro di due o tre giorni. In base
alla fonte delle liste, è possibile siano disponibili criteri di selezione
che vi consentano un targetting più accurato dell’audience specifica.
Tenete presente che individuare liste di indirizzi e-mail da
poter usare può richiedere molto tempo. Esiste una vasta gamma di fonti,
inclusi proprietari di liste, manager e anche reti di e-mail opt-in. Esistono
reti con svariati migliaia di persone che hanno scelto di ricevere informazioni
e offerte via e-mail.
Quali sono i sistemi più efficaci che il direct marketing ha
a disposizione per usare l’e-mail? Questo tipo di e-mail dà i suoi frutti
quando le usate responsabilmente come parte di un programma integrato di direct
marketing.
Informazioni sull'Autore
Ivano Morandi emergente nel settore web marketing... ecco cosa dicono di lui
http://www.ivanomorandi.com/annunci/che-soddisfazione
http://www.seilibero.com/autoresponder.php?mid=21&aid=88
http://www.seilibero.com/d53
Fonte: Article-Marketing.it
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