Il mondo del packaging è talmente vasto ed è entrato a far
parte in maniera così integrale del mondo del commercio che nemmeno ci rendiamo
conto di tutti gli imballi che maneggiamo normalmente: è grazie a macchine confezionatrici verticali che possiamo comprare
i sacchetti di patatine, in confezioni di varie misure, dallo snack alla
confezione famiglia, così come i crackers, i grissini e le fette biscottate.
Gli impianti di
confezionamento sono la salvezza del commercio: senza di loro non si
riuscirebbe a trasportare tutta la merce che poi finisce nei supermercati e in
tutti i negozi, non si potrebbero avere confezioni che colpiscono l’occhio e
attraggono i clienti; in più, non si potrebbero conservare molti prodotti se
non fosse per le attrezzature sottovuoto, che mantengono i prodotti freschi più
a lungo, dando loro il tempo di essere trasportati dal luogo d’origine a quello
di vendita.
I macchinari utilizzati per la produzione degli imballaggi
sono stati studiati per creare confezioni resistenti e di diversi tipi a
seconda dei prodotti che devono essere imballati; quindi, i macchinari sono
vari, dal colletto
a sezione ovale, rettangolare o rotondo, ai tubi formatori speciali, le
macchine confezionatrici verticali, sottovuoto, alimentari e tanto altro
ancora.
In fondo, i tipi di lavorazione della confezione sono tanti
quante sono le confezioni che vediamo tutti i giorni sugli scaffali di tutti i
negozi che ci sono nelle nostre città: patatine, pasta (con confezioni diverse
a seconda del formato), pane, salse, affettati e formaggi, pensando a una
piccola parte dei prodotti alimentari, ma pensiamo a quello che c’è al di fuori
degli alimenti: penne, matite, detersivi, sigarette, scarpe, computer e…
quante altre cose riuscite a nominare? Tutto ciò che compriamo ha un
imballaggio, studiato per proteggere il prodotto e per facilitarne il
trasporto.
In effetti, esistono diversi stadi di imballaggio: primario,
secondario e terziario. L’imballaggio primario è quello che ci arriva in mano,
quello che attrae il nostro sguardo nei negozi, che ci convince a preferire un
prodotto ad un altro magari anche senza averlo ancora provato. L’imballaggio
secondario è il cosiddetto imballaggio multiplo, ovvero quello che contiene
diverse unità di prodotto: per esempio, la confezione di bottiglie d’acqua, di
cd, di lattine di salsa o di tonno.
Per ultimo, l’imballaggio terziario: è quello che contiene
il primario e il secondario, il più grande, che serve per il trasporto della
merce, in modo che questa sia protetta e compatta per occupare meno spazio
possibile e poterne quindi trasportare maggiori quantità. Naturalmente, gli
imballaggi alimentari hanno regole particolari per quanto riguarda i materiali,
che non devono ovviamente rilasciare sostanze tossiche che risulterebbero
dannose per l’alimento che racchiudono.
L’imballaggio, il packaging o il confezionamento che dir si
voglia, è un mondo da scoprire, talmente vasto che spesso diventa invisibile:
attorniati da confezioni di ogni genere, non ci rendiamo conto del ruolo
fondamentale che giocano nel commercio e, di conseguenza, nella nostra vita
quotidiana.
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A cura di Lia Contesso
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Fonte: Article-Marketing.it
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